Fare la spesa nei supermercati è parte della routine di milioni di italiani. Alcuni ci vanno ogni giorno per acquistare pochi prodotti freschi, altri organizzano la classica spesa settimanale, altri ancora riempiono il carrello una volta al mese per fare scorta. Qualunque sia lo stile, c’è un gesto che fino a oggi è sempre stato scontato: inserire una moneta per liberare il carrello e riaverla indietro a fine utilizzo. Dal mese di ottobre 2025 questo gesto cambia significato. Le principali catene hanno deciso che la moneta non sarà più restituita. Diventa un costo fisso per l’uso del carrello.
Dal sistema cauzionale al costo d’uso
Il meccanismo della moneta era stato introdotto per responsabilizzare i clienti e ridurre l’abbandono dei carrelli nei parcheggi. Bastava inserire 50 centesimi, 1 euro o 2 euro per utilizzarlo, con la certezza di rivedere i soldi al momento della riconsegna. Dal prossimo mese, invece, la cauzione si trasforma in pagamento vero e proprio. La moneta resterà nelle casse del supermercato.
Non si parla di cifre alte, ma l’impatto si sente sul lungo periodo. Per chi fa spesa tre o quattro volte a settimana, la spesa extra diventa ricorrente. In un contesto di prezzi alimentari in crescita, questa novità rischia di essere percepita come un ulteriore rincaro. C’è anche un aspetto pratico: bisogna stare attenti a non inserire monete non valide, perché la perdita diventa definitiva.
Perché i supermercati hanno deciso questa misura

La motivazione ufficiale riguarda i costi di manutenzione e gestione dei carrelli. Ogni anno le catene spendono cifre rilevanti per riparazioni, sostituzioni e recupero di carrelli abbandonati. Il trattenimento della moneta diventa quindi un contributo diretto dei clienti.
Un altro aspetto citato è la sicurezza. In alcuni casi i sistemi di sgancio vengono manomessi o rubati. Rendere la moneta un costo fisso dovrebbe ridurre questo fenomeno e garantire maggiore ordine nei parcheggi. Per i supermercati, l’obiettivo è trasformare una piccola abitudine in un supporto economico alla gestione quotidiana.
Come e quando entrerà in vigore
La misura non sarà uniforme da subito. Alcune catene hanno annunciato l’avvio già a ottobre 2025, altre adotteranno la novità nei mesi successivi. È probabile che ci sia una fase di transizione, con differenze da città a città. Il segnale però è chiaro: il sistema cauzionale, così come lo conoscevamo, è destinato a sparire.
Per i clienti significa prepararsi a un cambiamento pratico, ma anche psicologico. Quel gesto quasi automatico di recuperare la moneta alla fine della spesa diventerà un ricordo.
Le reazioni dei consumatori

Le prime reazioni non si sono fatte attendere. Molti clienti vedono la novità come un costo mascherato, anche se modesto. Altri sottolineano che, sommato nel tempo, pesa soprattutto sulle famiglie numerose o su chi va spesso al supermercato.
C’è chi propone alternative, come tessere fedeltà che includano l’uso gratuito del carrello o abbonamenti annuali. Al momento, però, non ci sono conferme in questa direzione. Le catene sembrano convinte che trattenere la moneta sia la soluzione più immediata ed efficace.
Un cambiamento che tocca le abitudini quotidiane
Non stiamo parlando di un aumento in bolletta o di un rincaro dei generi alimentari, ma di un dettaglio che accompagna da decenni l’esperienza della spesa. Proprio per questo la decisione ha fatto notizia: va a incidere su un gesto familiare a tutti.
Come succede spesso, servirà tempo per abituarsi. Alcuni potrebbero organizzarsi portando borse della spesa più capienti per ridurre l’uso del carrello, altri potrebbero preferire carrellini personali. In ogni caso, la direzione presa dalla grande distribuzione sembra chiara.
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