Il riscaldamento domestico è una delle voci che pesano di più in bolletta. Sempre più persone stanno valutando alternative al gas tradizionale e tra queste la stufa a pellet è una delle soluzioni più interessanti. Consente di scaldare casa con un combustibile naturale, programmare gli orari di accensione e ridurre l’impatto ambientale rispetto a carbone o gasolio. Ma come scegliere il modello giusto e quali sono i pro e i contro da considerare?
Come funziona una stufa a pellet
La stufa a pellet brucia piccoli cilindri di legno pressato che vengono caricati nel serbatoio. Un sistema automatico li trasporta nel braciere e la combustione genera aria calda distribuita tramite ventole. Rispetto al camino tradizionale, la resa è molto più alta e non devi caricare continuamente legna. Inoltre puoi programmare accensioni e spegnimenti giornalieri, e nei modelli più moderni controllare tutto dall’app sul telefono.
Vantaggi e limiti del pellet
Il primo punto a favore è il rendimento: molte stufe superano l’85% di efficienza, arrivando anche al 90%. Il secondo è il risparmio: il pellet ha un prezzo più stabile del gas e consente di pianificare la spesa stagionale. Infine c’è l’aspetto ambientale, perché il pellet deriva da scarti di legno e le emissioni di CO2 sono contenute.
Ci sono però anche dei limiti. La stufa funziona solo se c’è corrente elettrica, quindi in caso di blackout non produce calore. Le ventole possono essere rumorose nei modelli meno curati e i consumi dipendono molto da isolamento e zona climatica. È quindi importante valutare bene la potenza necessaria prima dell’acquisto.
Consumi e costi annuali

Il consumo varia da 0,5 a 3 kg di pellet all’ora, in base alla potenza impostata. In una stagione invernale media, una casa di 100 mq ben isolata può richiedere tra 700 e 1.200 kg di pellet, equivalenti a 50-80 sacchi da 15 kg. In zone più fredde il fabbisogno può salire oltre i 2.000 kg. Il costo dipende dal prezzo del pellet, che oscilla ma resta comunque competitivo rispetto al metano.
Tipologie di stufe a pellet
- Ad aria: riscaldano la stanza in cui sono installate.
- Canalizzate: portano l’aria calda anche in ambienti adiacenti tramite tubazioni.
- Idro: si collegano all’impianto di termosifoni o pannelli radianti e scaldano l’intera abitazione.
Pellet: cosa sapere
Non tutto il pellet è uguale. I migliori sono certificati ENplus A1 o DINplus, che garantiscono basso residuo di cenere e combustione regolare. Scegliere pellet scadente significa ritrovarsi con più cenere da pulire e una resa minore. Controlla anche il tipo di legno: abete e faggio sono i più diffusi, spesso usati in miscela per bilanciare calore e durata.
Installazione e normativa

La stufa a pellet deve avere una canna fumaria o uno scarico fumi a norma. È fondamentale rivolgersi a un installatore certificato non solo per la sicurezza, ma anche per poter accedere alle detrazioni fiscali. Serve rispettare distanze minime dai mobili e garantire ventilazione nell’ambiente.
Manutenzione ordinaria
Per funzionare al meglio la stufa va pulita regolarmente. Il braciere e il cassetto cenere richiedono un controllo settimanale, mentre una volta l’anno è obbligatorio lo spazzacamino. Anche lo scambiatore e le guarnizioni devono essere verificati da un tecnico qualificato.
Incentivi e detrazioni
In Italia l’acquisto di una stufa a pellet può rientrare nelle agevolazioni fiscali. Ci sono due strade principali: il Conto Termico, che prevede un rimborso diretto in pochi mesi, oppure la detrazione IRPEF del 50% in più anni. Ogni anno le regole possono cambiare, quindi conviene sempre verificare sul sito ENEA o GSE.
Modelli consigliati
Per orientarti meglio, ecco tre stufe a pellet affidabili con caratteristiche diverse:
Modello | Potenza | Autonomia serbatoio | Superficie consigliata | Prezzo indicativo | Link |
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Qlima Fiorina 74 S-Line | 7,5 kW | 15 kg | fino a 200 m³ | 750-1000 € | Vedi su Amazon |
Sannover Anita 10 kW | 10 kW | 18 kg | fino a 250 m³ | 900-1200 € | Vedi su Amazon |
Modello idro base | 12 kW | 20 kg | intero impianto termosifoni | 1300-1800 € | Cerca su Amazon |
Questi modelli coprono esigenze diverse: dal soggiorno medio, alle abitazioni più ampie, fino a chi vuole sostituire la caldaia.
Domotica e controllo da remoto
Molti modelli recenti integrano Wi-Fi e si gestiscono da app. Puoi accendere la stufa mentre sei al lavoro, controllare la temperatura e ottimizzare i consumi. Alcune sono compatibili anche con Alexa e Google Home.

FAQ veloci
- Quanto dura un sacco da 15 kg? Da 5 a 20 ore, in base alla potenza impostata.
- Serve la canna fumaria? Sì, è obbligatoria e deve essere a norma.
- Posso scaldare più stanze? Solo con stufe canalizzate o idro.
- Quanta manutenzione richiede? Pulizia settimanale e revisione annuale.
- Quanto risparmio rispetto al gas? Dipende dalla zona e dall’isolamento, ma in genere la spesa stagionale si riduce del 20-40%.
Considerazioni finali
La stufa a pellet è una scelta intelligente per chi vuole ridurre le bollette e avere un riscaldamento programmabile e più ecologico. Prima di comprarla valuta la potenza adatta alla tua casa, scegli pellet certificato e affidati a un installatore esperto. Così avrai calore costante, meno sorprese in bolletta e la possibilità di accedere a incentivi interessanti.