Ti sei mai chiesto se convenga ancora comprare casse d’acqua al supermercato o se sia meglio affidarsi a un depuratore domestico? Nel 2025 la scelta è ampia e non riguarda più solo chi vuole risparmiare sulla plastica, ma anche chi cerca sicurezza e comodità. Non tutti i sistemi però sono uguali. Alcuni funzionano bene e sono certificati, altri servono solo a farti spendere soldi inutilmente. Vediamo quali sono i depuratori che hanno senso oggi e come capire quale fa al caso tuo.
Tipi di depuratori: differenze reali
Il termine “depuratore” è usato in modo un po’ generico. In realtà esistono tecnologie diverse, ognuna con i suoi pro e contro.
Osmosi inversa
È il sistema più completo. Una membrana spinge l’acqua attraverso micro-pori che trattengono metalli pesanti, nitrati, pesticidi e parte dei microrganismi. L’acqua risulta “leggera” e sicura. Lo svantaggio è che si spreca acqua (per ogni litro buono, ne scartano uno o due) e i sali minerali vengono quasi del tutto eliminati. Per questo molti modelli hanno un filtro di rimineralizzazione finale.
Filtri a carboni attivi
Perfetti per eliminare cloro, odori e sapori sgradevoli. Non risolvono però problemi più seri come nitrati o metalli. Sono economici e facili da gestire, ma vanno cambiati con regolarità per evitare proliferazione batterica.
Microfiltrazione e ultrafiltrazione
Funzionano come setacci: bloccano sedimenti, batteri e microplastiche. Non intervengono però su sostanze disciolte come nitrati o sodio. Sono una soluzione “media” per chi vuole migliorare l’acqua senza stravolgerla.
Addolcitori a scambio ionico
Non sono veri depuratori. Servono per ridurre il calcare e proteggere tubazioni ed elettrodomestici. Se il problema è la durezza, possono bastare, ma non rendono l’acqua più sicura da bere.
Sistemi UV
Lampade a raggi ultravioletti che inattivano batteri e virus. Funzionano bene in combinazione con altri filtri, ma non eliminano sostanze chimiche.
Cosa valutare prima di comprare
Un buon depuratore non è quello che costa di più, ma quello che risponde ai tuoi bisogni reali. Prima di acquistare chiediti:
- Hai fatto analizzare l’acqua del tuo rubinetto? Senza dati è impossibile scegliere bene.
- Vuoi migliorare solo gusto e odore o devi rimuovere sostanze potenzialmente nocive?
- Quanto spazio hai sotto il lavello? Alcuni sistemi sono compatti, altri molto ingombranti.
- Sei disposto a cambiare filtri con regolarità? La manutenzione è il cuore del sistema.
- Il prodotto ha certificazioni valide? In Italia contano il DM 25/2012 e il DM 174/2004, oltre alle norme europee sui materiali a contatto con l’acqua.
Depuratori che funzionano nel 2025

Oggi i modelli più affidabili sono ibridi, cioè combinano più tecnologie. Osmosi inversa con UV, filtri compositi con rimineralizzatore, sistemi compatti sotto lavello. Ecco alcuni esempi concreti che trovi online e nei negozi specializzati:
- iSpring RCC7AK a 6 stadi: osmosi inversa con rimineralizzazione. Prezzo medio intorno ai 270 €, molto apprezzato da chi vuole acqua sicura e dal gusto equilibrato.
- Waterdrop 10UA sotto banco: compatto e pratico, costa circa 70 €, ideale per migliorare gusto e odore senza spendere troppo.
- Genius Compact 5 fasi: sistema a osmosi ridotto nelle dimensioni, sui 200 €. Indicato per cucine con poco spazio.
- ForHome Easy microfiltrazione: intorno ai 130 €, pensato per chi non vuole osmosi ma desidera un’acqua più pulita da bere ogni giorno.
- Brita mypure P1: evoluzione delle caraffe filtranti, semplice e veloce, circa 125 €.
- Waterdrop Osmosi Inversa completo: circa 420 €, sistema con più stadi e pompa integrata.
- Klarstein PureFina 600: design moderno e costo sui 380 €, scelto anche per cucine di fascia alta.
- OSMOPUR FAST 800 GPD: oltre 300 €, ad alta portata, adatto per famiglie numerose o uffici.
Questi esempi mostrano che la fascia di prezzo varia da 70 a oltre 400 euro, con differenze enormi nelle prestazioni.
Attenzione alle bufale
Non mancano dispositivi che promettono miracoli. Diffida di chi parla di “acqua magnetizzata” o “acqua strutturata”: non ci sono prove scientifiche serie. Allo stesso modo, un filtro lasciato troppo tempo senza manutenzione può rendere l’acqua peggiore di quella del rubinetto.
Consigli pratici

- Se l’acqua della tua zona è potabile ma ha odore di cloro, basta un filtro ai carboni attivi.
- Se hai valori elevati di nitrati o metalli, l’osmosi inversa è l’unica scelta sensata.
- Se il problema è il calcare, valuta un addolcitore, ma sappi che non depura.
- Prima di comprare, chiedi sempre le certificazioni.
- Ricorda la manutenzione: un filtro vecchio non filtra più.
Vale la pena investire in un depuratore?
Se bevi spesso acqua in bottiglia, il depuratore ti fa risparmiare nel tempo e riduce i rifiuti di plastica. Se invece usi già l’acqua di rubinetto e ti piace, potresti limitarti a un filtro semplice. La scelta dipende dalle tue abitudini e dalla qualità dell’acqua della tua zona.
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