Se ti sei mai trovato davanti a un muro con crepe, bozzi o vecchie stuccature fatte male, probabilmente ti è venuta voglia di sistemarlo da solo. “Dai, passo un po’ di stucco e via.”
Peccato che dopo 15 minuti ti ritrovi con un braccio a pezzi, gobbe ovunque e una striscia di stucco secca che sembra una cicatrice.
La verità è che passare lo stucco rasante richiede metodo, strumenti giusti e un po’ di tecnica. Niente che non si possa imparare, ma serve sapere da dove partire. Te lo spiego qui, punto per punto, senza giri di parole.
Cosa ti serve per fare un lavoro fatto bene
Mettere lo stucco con la spatola piccola è il modo più rapido per ottenere un muro storto. Se vuoi davvero un risultato uniforme, servono strumenti giusti. Eccoli:
- Una lama larga (almeno 40 cm, meglio 60 o addirittura 100 se vuoi osare)
- Un frattazzo per caricare lo stucco
- Stucco rasante in pasta, meglio se fibrorinforzato
- Carta abrasiva grana 180 o 220
- Mascherina antipolvere, occhiali e guanti
- Una luce radente (anche una torcia LED va bene)
Se vuoi un’accoppiata seria, ecco due prodotti che puoi usare anche da principiante:
- Aguaplast Alto Riempimento: stucco in pasta rinforzato con fibre, perfetto per riempire anche buchi profondi fino a 2 cm senza ritiri.
- Spatola 100 cm in acciaio inox suokoun: se la usi bene, riduci le passate e ottieni un muro liscio con metà fatica.

Quando serve davvero lo stucco rasante
Non confondere “passare lo stucco” con “dare una sistemata”. Il rasante si usa per:
- Uniformare muri rovinati o irregolari
- Coprire crepe larghe e vecchie riparazioni
- Rendere lisce superfici grezze o miste (intonaco, gesso, cemento)
- Fare da base prima della pittura finale
Se hai una parete appena imbiancata con qualche buco da tassello, non serve. Ma se hai una parete rugginosa, con strati vecchi o diverse texture, sì: il rasante è obbligatorio.
Come si passa lo stucco rasante, passo dopo passo
1. Prepara il fondo
Niente polvere, niente residui. Se il muro sfarina o è assorbente, prima passa un primer fissativo acrilico (es. Mapei Primer G). Fallo oggi, così domani asciuga e non sprechi stucco.
2. Carica bene la lama
Non mettere lo stucco solo al centro della spatola. Distribuiscilo su tutta la larghezza. Un errore classico è caricare troppo e non tirarlo: risultato, gobbe.
3. Stendi con decisione
Appoggia la lama inclinata a circa 30°. Un bordo “spinge”, l’altro “scarica”. La mano dev’essere sicura, continua, senza interruzioni. Se usi una lama da 100 cm, puoi coprire mezza parete in due passate.
4. Non ripassare subito
Evita la tentazione di “aggiustare” quando è ancora fresco. Lascia asciugare bene. Se noti difetti dopo qualche ora, meglio rasare di nuovo sopra con una mano leggera.
5. Carteggia solo a fine asciugatura
Una volta che lo stucco è completamente secco, passa carta abrasiva fine (grana 180 o 220). Ma non fare l’eroe: usa una maschera antipolvere, sempre. La RH-M103 è una maschera completa con filtri, occhiali e guanti: se ci tieni a polmoni, occhi e mani, non risparmiare lì.
Errori comuni (che devi evitare)

- Spatole troppo piccole: ci metti il triplo e crei righe ovunque
- Troppo stucco in una mano sola: ti ritrovi con crateri asciutti o rigonfiamenti
- Saltare il primer: lo stucco si stacca dopo pochi mesi
- Lavorare senza luce laterale: ti accorgi delle gobbe solo quando è tardi
Rasare il soffitto: il boss finale
Qui non c’è trucco. Il soffitto è scomodo, pesante e ingrato. Se puoi, usa un trabattello basso o una pedana larga per stare comodo. Se sei costretto alla scala, lavora a zone piccole e fai spesso pause.
La lama larga aiuta moltissimo: una spatola da 100 cm ti permette di seguire la linea del soffitto e tirare via lo stucco in modo più uniforme. Sembra assurdo, ma è più facile di lavorare con spatole corte che affondano nelle gobbe.
Se si forma un montarozzo dove hai messo la retina, non coprire: carteggia, tira via l’eccesso e ripassa con una mano leggera. Più stucco non significa miglior risultato.
Vale la pena farlo da soli?

Se devi sistemare una stanza o una parete, sì. Ma solo se ti prendi il tempo di farlo bene. Non è un lavoro da un’ora, e serve attenzione. Però il risultato può cambiare totalmente il volto di un ambiente.
Se invece hai 80 metri quadri da rifare, nessuna attrezzatura e zero tempo, lascia perdere. Ti costa meno farlo fare bene una volta, che rifarlo male due.
Passare lo stucco rasante non è stregoneria, ma nemmeno una passeggiata. Serve metodo, calma, e strumenti giusti. Ma soprattutto serve evitare i trucchi veloci. Con una buona preparazione, una lama larga e uno stucco serio, puoi ottenere un muro perfetto anche senza essere un professionista.